Le fasi della bonifica dell'eternit

I tetti e le coperture di fabbricati agricoli o industriali spesso sono in eternit, nonostante dal 1992 non sia più possibile produrre e commercializzare prodotti in amianto in Italia.

L’uso massiccio dell’eternit che è avvenuto, soprattutto in edilizia, nei primi decenni del novecento, ha permesso che ancora oggi siano davvero moltissimi gli immobili che presentano questo materiale, poiché la bonifica è avvenuta solo sul 2% degli edifici.

Quando si decide di smaltire l’eternit è indispensabile rivolgersi esclusivamente ad aziende specializzate del settore, poiché la normativa prevede che l’operazione avvenga solo ad opera di realtà abilitate alla rimozione amianto.

Prima della bonifica è indispensabile presentare il piano lavori alla Asl di competenza e una volta avuti i permessi, l’azienda che si occupa della rimozione dell’amianto deve circoscrivere e mettere in sicurezza la zona d’intervento.

All’area sottoposta a bonifica possono accedere esclusivamente gli addetti dell’azienda, che vengono precedentemente formati e che possono avvicinarsi alle coperture in eternit solo con le relative protezioni.

La copertura viene poi trattata con un materiale apposito per evitare la dispersione delle fibre d’amianto nell’ambiente e successivamente rimossa e trasportata presso le apposite discariche.

Tra le aziende veronesi che si occupano dello smaltimento dell’eternit si ricorda Edil Coperture, che da oltre quarant’anni opera nel settore.

Edil coperture segue la propria clientela in tutte le fasi della bonifica amianto e poi si dedica anche alla sostituzione delle coperture con prodotti di nuova generazione.

Edil Coperture, che ha sede a Villa Bartolomea, esegue con un’elevata professionalità la rimozione dell’eternit a Verona, Modena, Bologna, Vicenza, Padova, Reggio Emilia e Brescia.