Confinamento dell’amianto

Confinamento dell’amianto

Copertura in eternit

 

Copertura sostitutiva in materiali moderni
Attualmente in Italia è previsto l’obbligo di rimuovere l’amianto se ancora presente su tetti o in altre parti strutturali degli edifici.

Per poter procedere con lo smaltimento dell’eternit (nome della prima azienda produttrice di questo materiale, con il quale vengono comunemente definite le coperture in amianto) è indispensabile rivolgersi ad aziende specializzate del settore.

Prima di effettuare lo smaltimento dell’asbesto conviene informarsi sulle possibili soluzioni.

Chi scopre di avere delle coperture realizzate in questo materiale, infatti, in alternativa alla tradizionale rimozione, può scegliere di procedere con l’incapsulamento dello stesso.

In quest’ultimo caso la spesa sarebbe sicuramente inferiore, ma non sempre è possibile realizzarla.

Sono diversi i metodi per smaltire l’amianto e tra questi appare anche il confinamento, che consiste nel separare l’eternit dal resto dell’ambiente.

Questo sistema prevede l’installazione di una barriera che va a dividere il materiale nocivo dalle aree non interessate e successivamente l’installazione di una nuova copertura che andrà a coprire quella in cemento amianto.

In quest’ultimo caso il tetto in eternit deve essere in grado di sopportare il peso della nuova copertura.

Con il confinamento dell’amianto quindi si va a realizzare una copertura che sigilla i materiali nocivi, che proseguono il loro processo di decomposizione senza disperdersi nell'ambiente.

Qualsiasi tipo di intervento di bonifica dell’amianto deve essere realizzato esclusivamente da aziende esperte, come Edil Coperture che da oltre quarant'anni si occupa dello smaltimento dell’eternit in tutto il Veneto.