Sono ancora numerose le coperture di abitazioni e capannoni che hanno un tetto in eternit o amianto e che andrebbero sostituite, poiché possono arrecare danni alla salute.
Queste coperture sono costituite da fibre di amianto, che se vengono danneggiate, tendono a sfaldarsi longitudinalmente.
Se queste fibre vengono inalate possono portare a gravi patologie come l'asbestosi, una malattia che colpisce i polmoni, e possono causare anche varie forme tumorali, tra le quali si ricordano il mesotelioma e il cancro ai polmoni.
Per ovviare a questi problemi è possibile sostituire le coperture in eternit con nuovi materiali e a questo proposito la legge viene incontro a chi decide di eseguire tali interventi.
Il 9 agosto 2019 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il “Decreto Fonti Rinnovabili” che prevede, oltre all’incentivazione per la realizzazione di nuovi impianti fotovoltaici, anche alcune facilitazioni per chi contestualmente smaltisce l’amianto dalla copertura.
Gli impianti fotovoltaici che appartengono al gruppo A-2, installati dopo la rimozione dell’eternit, hanno infatti diritto a un premio pari a 12€/mwh, che viene sommato agli incentivi che provengono dall’energia prodotta dai nuovi pannelli.
Chi accede a questi incentivi dovrà dimostrare di aver eseguito la bonifica dell’amianto e dovrà dichiarare che la superficie dei pannelli fotovoltaici non è superiore a quella dell’amianto rimosso.
Gli impianti che possono concorrere agli incentivi non potranno essere realizzati a terra, ma su coperture già esistenti.
Con questo decreto è incentivato maggiormente chi vuole investire nel fotovoltaico come copertura e chi contestualmente smaltire l’eternit dai propri tetti.