Amianto friabile e compatto: differenze e tecniche di bonifica e rimozione

Amianto friabile e compatto: differenze e tecniche di bonifica e rimozione

 

L’amianto è riconosciuto da tutti come cancerogeno certo per l’essere umano. In particolare, è l’amianto friabile a essere molto più pericoloso di quello compatto, a causa del possibile rilascio di fibre microscopiche nell’ambiente che, inalate, sono in grado di causare patologie gravi all’apparato respiratorio. Ma quali sono le differenze tra le due tipologie di amianto e come funziona la bonifica? Scopriamolo in quest’articolo!

Amianto: cosa cambia tra friabile e compatto
L’amianto in matrice friabile si differenzia da quello compatto per le fibre libere o legate tra di loro in modo molto debole che lo compongono. Se l’amianto compatto si sbriciola solo con l’utilizzo di mezzi meccanici, l’amianto friabile si può ridurre in polvere anche con le mani e addirittura con semplici correnti d’aria e infiltrazioni d’acqua. L’amianto friabile si trova spesso in coperture antifuoco, guarnizioni industriali ad alta resistenza termica ecc., mentre quello compatto in serbatoi, canne fumarie, tubazioni e altro.


Bonifica amianto compatto e friabile: come funziona
La bonifica dell’amianto inizia preparando l’ambiente con aspiratori e purificatori di aria, per favorire la respirazione di chi effettua i lavori. Successivamente si procede al confinamento, per evitare la diffusione delle particelle.

La rimozione dell’amianto avviene bagnando l’amianto con un getto diffuso a bassa pressione, prima sulla superficie dove si trova l’amianto, poi fino a ottenere una completa impregnazione. Partendo dal punto più lontano dagli estrattori (posizionati per l’aerazione) e procedendo verso di loro seguendo la direzione dell’aria, gli operatori rimuovono l’amianto insaccandolo immediatamente, prima dell’essicazione, evitando così il pericolo di dispersione delle fibre.

Nel caso di amianto compatto, invece, sebbene la bonifica non sia obbligatoria, a meno che lo stato di degrado non sia avanzato, è comunque consigliato procedere con la rimozione. In questo caso, l’operazione risulta più semplice poiché, spostando le parti in amianto, il rischio di diffondere le particelle pericolose non è elevato, tuttavia si procede comunque con un incapsulamento, prima di rimuovere e trasportare le lastre nelle discariche appositamente adibite.

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