La scossalina non è altro che una l
astra di lamiera sporgente da tetti e balconi (ma anche pensiline, lucernari e non solo…) che ha la funzione di
proteggere l’edificio dall’umidità e dalle infiltrazioni di acqua, che nel corso del tempo possono intaccare la struttura dell’immobile. Spesso la scossalina è integrata con un apposito gocciolatoio, che ne completa la funzione. Vediamo in questo articolo dove si usano le scossaline e i materiali migliori, in grado di garantire una protezione adeguata a seconda dello specifico scenario.
Scossalina, dove si usa e tipologieLe scossaline, come abbiamo detto, sono realizzate con una
lamiera pressopiegata sagomata e vengono utilizzate principalmente per proteggere un tetto, rendendolo così impermeabile alle infiltrazioni di acqua piovana. Un altro uso frequente è quello del
balcone, al fine di rivestirlo e preservare il frontalino di calcestruzzo.
La lamiera piegata è molto versatile ed è possibile customizzarla a “L” oppure a “U”, per i diversi tipi di scenari abitativi: nello specifico, le lamiere lisce garantiscono un’aderenza migliore alla superficie.
La lamiera, infatti, viene utilizzata anche per
questioni estetiche, per coprire tubi di acqua o gas, e per la realizzazione di scossaline con la funzione di coprimuro. Non solo, in alcuni casi la scossalina viene impiegata come chiusura dei pannelli termoisolanti.
Ma quali sono i materiali di cui può essere fatta una scossalina? Come sceglierli?Una scossalina per il tetto può essere fatta in plastica, alluminio, pvc oppure rame, che sono elementi che non subiscono “l’attacco” del sole. Il rame, nello specifico, è spesso richiesto perché riesce a mimetizzare bene la scossalina, ma se si vuole fare risaltare l’elemento consigliamo l’alluminio.
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