È stato pubblicato in
Gazzetta Ufficiale il DM “Parco Agrisolare” contenente tutte le
agevolazioni previste per l’installazione dei pannelli fotovoltaici sui tetti agricoli.
Con questa misura dello scorso 28 giugno, il Ministero delle Politiche Agricole sbloccava 1,5 miliardi di euro di contributi a fondo perduto per i progetti riguardanti l’acquisto e la messa in opera delle strutture fotovoltaiche, nonché le realizzazioni del settore agriturismo. Il 7 luglio, tuttavia, l’UE ha dato il via libera ai
finanziamenti pubblici per 1,2 miliardi.Al momento non sono ancora state rese note le modalità per la richiesta del contributo.
DM Parco Agrisolare, cosa comprendeCome recita il decreto, le agevolazioni sono previste esclusivamente per l’esecuzione di uno o più dei seguenti interventi di riqualificazione:
- rimozione e smaltimento dell’amianto;
- isolamento termico dei tetti;
- realizzazione di un sistema di aerazione connesso alla sostituzione del tetto, mediante tetto ventilato e camini di evacuazione dell’aria con la finalità di migliorare il benessere animale.
Al contrario, sono
esclusi dalla copertura del contributo tutti i progetti afferenti alle categorie:
- connesse ai combustibili fossili;
- comprendenti attività riguardanti il sistema di scambio di quote di emissione dell’UE, che generano emissioni previste di gas a effetto serra al di sotto di definiti parametri;
- connesse alle discariche di rifiuti, impianti di trattamento meccanico biologico e attività ove lo smaltimento a lungo termine dei rifiuti potrebbe causare danno all’ambiente.
La spesa massima consentita per singolo progetto resta di 750mila euro, fino a un massimo di 1 milione di euro per soggetto beneficiario.
Agevolazioni Parco Agrisolare: i soggetti beneficiariI soggetti che possono
accedere al fondo perduto sono:
- imprenditori agricoli
- imprese agroindustriali
- le cooperative agricole che svolgono attività che svolgono attività di coltivazione del fondo, selvicoltura, allevamento di animali e attività connesse.
Dal momento in cui dovesse essere riconosciuto il contributo,
i beneficiari dovranno realizzare gli interventi entro 18 mesi.
Sono esclusi, invece, i soggetti aventi un
volume di affari inferiore a 7.000 euro annui.
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