L’amianto è un insieme di minerali del gruppo dei silicati di magnesio, calcio e ferro ed è un minerale dalla struttura microcristallina.
È composto da fibre piccolissime e può essere rilasciato nell’ambiente, con il rischio di essere inalato e/o di depositarsi nell’apparato respiratorio, causando malattie polmonari molto gravi.
Il suo nome deriva dal greco amiantos, nella sua definizione di Amianto, che significa inattaccabile e dal greco asbestos, che vuol dire che non brucia ed è perpetuo.
L’amianto nasce nei primi anni del novecento e fin da subito viene impiegato per coperture di edifici residenziali e capannoni industriali.
Intorno gli anni sessanta viene scoperto che il suo utilizzo è dannoso per l’uomo, ma nonostante questo viene prodotto fino al 1992.
Lʼamianto viene però impiegato nelle lavorazioni edili anche nelle coperture installate successivamente al divieto, poiché viene utilizzato fino al termine delle scorte dei materiali già prodotte nei magazzini.
Attualmente la legge vigente non prevede l’obbligo di smaltimento dell’amianto negli immobili di proprietà, a meno che non rappresenti un pericolo grave per la salute delle persone esposte.
Considerata l’elevata pericolosità dell’amianto, è bene informarsi sempre, in caso di presenza di amianto, sulle modalità di smaltimento e affidare poi la conseguente rimozione dell’eternit unicamente ad aziende del settore specializzate in questo genere di interventi.
L’amianto, infatti, non può essere in alcun modo recuperato, ma solo smaltito.
Lo smaltimento dell’amianto o dell’eternit deve avvenire in sicurezza, nel rispetto di tutti gli obblighi sanitari, seguendo una particolare procedura che prevede un iniziale sopralluogo per verificare la presenza di amianto a cui segue la redazione e l’invio di una determinata documentazione all’Asl, per ottenere l’autorizzazione allo smaltimento, procedura che deve essere eseguita almeno trenta giorni prima dell’inizio dei lavori.
In seguito vengono incapsulati i materiali in amianto, coprendoli con prodotti penetranti o ricoprenti, bonificate le superfici sulle quali poggiavano i prodotti in amianto, rimosse le strutture in amianto e smaltiti definitivamente i prodotti in discarica.
Si tratta di operazioni molto delicate in quanto è proprio durante la rimozione o lo spostamento di materiali in amianto che le microfibre possono liberarsi nell’aria circostante e diventare un potenziale pericolo per la salute.